Perché può essere considerato il nostro secondo cervello?
La “flora intestinale” o microbiota è costituita da gruppi di microrganismi vivi come batteri, funghi e virus non patogeni che, in stato di equilibrio, contribuiscono al buon funzionamento del nostro corpo. Un suo disequilibrio (disbiosi) porta ad alterazione del nostro benessere a più livelli: allergie, ansia, disturbi di umore e sonno, emicrania, disturbi digestivi e disturbi infettivi (infezioni urinarie, vaginali…).
Laddove risulta difficile praticare un’attività fisica costante e avere sempre una dieta equilibrata, è importante cercare di integrare la nostra dieta con l’assunzione di probiotici.
Ma quali caratteristiche deve avere un probiotico per essere veramente efficace e definirsi tale?
In primis deve essere in grado di aderire alle cellule intestinali e colonizzarle; deve essere normalmente presente nel nostro intestino e non deve dare reazioni immunitarie o altrimenti nocive, ma soprattutto, deve raggiungere l’intestino e questo obiettivo non è così scontato: il probiotico infatti, si trova a dover attraversare lo stomaco dove, i ceppi batterici non protetti vengono attaccati dall’ambiente acido e le loro proprietà vengono modificate ancora prima di raggiungere l’intestino. Per questo motivo molte aziende si sono avvalse dell’utilizzo di tecnologie all’avanguardia che permettono al probiotico di mantenere le sue caratteristiche anche dopo aver attraversato lo stomaco: una di queste è la “microincapsulazione”.
E per rispondere alla domanda che più frequentemente ci viene posta in farmacia, i fermenti lattici contenuti negli yogurt commerciali, salvo diversa precisazione, non possono essere considerati a tutti gli effetti dei probiotici dal momento che vengono in gran parte inattivati dai processi digestivi.
L’assunzione di yogurt con la dieta quindi, aiuta a mantenere l’equilibrio del microbiota, ma
da sola non è sufficiente!