Come tutti gli anni, l’estate lascia il posto all’autunno, e con esso arriva anche la necessità di preparare l’organismo ai malanni che la stagione fredda porta con sé, siano essi influenza, raffreddore, malattia da covid-19 o infezioni di origine batterica.
Dovendo quindi alzare le nostre difese immunitarie la prima regola da seguire è sempre quella di tenere uno stile di vita sano, con una dieta variegata ricca di frutta e verdura ed un basso introito di grassi saturi; fondamentale poi fare una regolare attività fisica proporzionata alla nostra età, tenere sotto controllo il peso ed evitare il fumo e l’alcool.
Esistono tuttavia anche sostanze dalle proprietà immunostimolanti che possono aiutarci in quest’obiettivo: ricordiamo alcuni farmaci che il medico può prescrivere come il pidotimod, che incrementa la nostra immunità innata, oppure i cosiddetti lisati batterici, una sorta di “vaccini” da assumere per via orale che proteggono dalle infezioni batteriche delle vie aeree superiori.
In alternativa la fitoterapia offre tante valide alternative con preparati a base di Echinacea, Astragalo, Rosa Canina, Sambuco, rimedi oggi disponibili sia in forme liquide che in compresse usati da secoli sia per prevenire le infezioni che per ridurre la durata e l’entità dei sintomi delle malattie.
Altri integratori oggi disponibili sul mercato contengono sostanze quali la vitamina D, la vitamina C e lo Zinco. Quest’ultimo agisce sia sostenendo l’immunità innata agendo sui macrofagi e sui neutrofili che stimolando l’immunità acquisita sostenendo la produzione di anticorpi a carico dei linfociti.
Diversi studi hanno dimostrato come l’assunzione di zinco riduca significativamente la durata dei sintomi del raffreddore.
La vitamina C invece, ben conosciuta da tutti, ha proprietà antiossidanti di cui beneficiano anche i globuli bianchi che costituiscono il sistema immunitario. La vitamina D, di solito associata solo al benessere delle ossa, ha invece azioni anche in altri organi e sistemi, tra cui quello immunitario; in particolare sui linfociti T che possono riprodursi e riconoscere i patogeni esterni solo se dispongono di una quantità sufficiente di vitamina D.